//start hide sticky header on scroll down, show on scroll up //end

PROSECCO DOC, ACCORDO DI FILIERA NECESSARIO

Con l’appello del prof. Boatto dell’Università di Padova, il richiamo di Zanette a un senso di responsabilità necessario a traghettare la Denominazione verso il futuro. Presidente Stefano ZanetteSi è svolto ieri, nell’ambito di StatisticAll, Festival della Statistica e Demografia, il convegno “I Numeri del Prosecco – Ricaduta economico-sociale di un’eccellenza del Nord Est”. Numeri incisivi in termini economici e occupazionali, illustrati dal dr Federico Callegari della CCIAA di Treviso, esaminati dal prof. Vasco Boatto dell’Università di Padova e commentati da Stefano Zanette, Presidente del Consorzio Prosecco Doc.Il Prosecco subisce continui attacchi a mezzo stampa. C’è chi ci accusa perché i nostri contadini prendono troppi soldi per le uve e chi ci disapprova rivelando grave impreparazione, come Gianantonio Stella dalle pagine del Corriere, per i prezzi troppo bassi del Prosecco allo scaffale. E’ la storia dell’asino, del bimbo e del padre. Comunque tu faccia, trovi qualcuno pronto a criticare. Dobbiamo andare oltre perché sono tante le sfide che stiamo affrontando per garantire un futuro alla nostra denominazione. Sul fronte della sostenibilità abbiamo fatto da apripista con iniziative molto concrete che ci sono valse il plauso di Legambiente, ma tanto resta da fare per blindare il successo di questa denominazione”. Questo l’esordio del presidente Stefano Zanette a Palazzo dei 300 nella prima domenica d’ottobre. I fatti. Nel 2008 (anno precedente la nascita del consorzio) il valore medio delle uve glera atte a Prosecco vengono negoziate a 50 centesimi/kg e il vino base a 1,06 € al litro. A partire dal 2014 si registra un grande aumento della domanda, ben oltre ogni previsione. Il Prosecco “sfonda i mercati” ed è boom per questo prodotto. Le uve nel 2105 giungono a 1,10€/kg e il vino base a 1,75 €/litro per arrivare a 1,17 € kg e 1,87€ al litro per il vino base nel 2016. La vendemmia che si è appena conclusa non è delle più abbondanti ma abbiamo conosciuto altre vendemmie avare e bisogna tenere duro tuona Zanette perché i dati dai noi raccolti nelle aziende, confermano che il raccolto di quest’anno sarà sufficiente per giungere a congiuntura con la prossimi vendemmia.Mi appello a tutti gli operatori del settore invitandoli a comportamenti responsabili per garantire un futuro alla nostra Denominazione. Se i prezzi si alzano troppo, il rischio reale è che il mercato ci giri le spalle già dall’anno prossimo”. prof Vasco BOATTOTutte le soluzioni adottate finora dal Consorzio – spiega Boatto a margine dell’incontro – hanno dimostrato sensatezza ed efficacia: adozione della fascetta di Stato, blocco impianti, stoccaggio, riserva vendemmiale hanno contribuito in maniera determinante al successo che il Prosecco oggi vanta nel mondo. Ora l’urgenza è di bloccare la corsa al rialzo per garantire quella stabilità dei prezzi che il mercato internazionale richiede. L’unica soluzione a disposizione nell’immediato è l’accordo di filiera. Tale strumento, da adottare per il prossimo triennio, da qui fino al 2019 è previsto dalla normativa comunitaria che consente di definire relazioni contrattuali capaci di stabilizzare il prezzo al fine di evitare deleterie speculazioni”. <Gli agricoltori non devono essere bulimici, i prezzi devono diventare un accordo di filiera per non far fare al Prosecco la fine del Cava – diceva il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, al convegno d’apertura dell’antica fiera di Godega Sant’Urbano lo scorso febbraio che aggiungeva: “La produzione di quest’anno deve avere già un prezzo certo, definito, per chi opera sui mercati internazionali, ma non per fare un cartello e guadagnare di più, bensì per mantenere il mercato”. Noi siamo esattamente in questa situazione. – Conclude Zanette – In linea con quanto raccomandato da Zaia, lo scorso luglio siamo riusciti a far approvare all’Assemblea generale dei Soci l’accordo di filiera. Ora è di fondamentale importanza che i soci vi si attengano”.

Articoli Correlati

Dal 23 al 25 febbraio 2025, a BolognaFiere, la 4a edizione di Slow Wine Fair Slow Wine Fair, l’unica fiera internazionale dedicata al vino buono, pulito e giusto, frutto di un’agricoltura sostenibile, torna per la quarta edizione a BolognaFiere da domenica 23 a martedì 25 febbraio 2025. Organizzata da BolognaFiere e SANA, Salone internazionale del...

Slow Wine Fair, l’unica fiera internazionale dedicata al vino buono, pulito e giusto, torna per la terza edizione a BolognaFiere da domenica 25 a martedì 27 febbraio. Organizzata da BolognaFiere e SANA, Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, con la direzione artistica di Slow Food, la Slow Wine Fair promuove i vini frutto di...

Montepulciano e il vino rappresentano un connubio che ha profonde radici storiche ed è proprio in questa area geografica della Toscana, già caratterizzata dalla straordinaria ricchezza di un patrimonio artistico e paesaggistico in cui si incontrano e si fondono un bellissimo territorio ed una conformazione architettonica del centro abitato rimasta inalterata dal 1580, che nascono...

Lo Storico Liquorificio Italiano Beltion nasce nel lontano 1952 a Putignano, fondato da Giacomo Giannandrea, terza generazione di una famiglia di imprenditori esperti nella lavorazione della mandorla da quasi 140 anni. Fin dal 1885, infatti, in una caffetteria tra le mura della Putignano antica, i nonni materni del fondatore offrivano una deliziosa bevanda preparata con...